Da qualche giorno uno stemma molto bello ed originale è entrato a far parte del patrimonio della nostra Contrada.

Lo Stemma della Contrada della Tartuca, eseguito da Marco Antonio Tanganelli alla metà degli anni settanta, fa parte di un insieme riguardante tutte le Contrade commissionato all’artista dai proprietari del Bar Barbero d’oro per arredare le pareti del locale posto, fino a qualche anno fa, all’inizio di via di Città. Il supporto circolare è in polistirolo ed è dipinto a tempera.

Marco Antonio Tanganelli, babbo della nostra Viola e marito di Neva Vetturini, già dai primi anni settanta si distingue nel panorama artistico italiano, insegna prima all’Istituto d’arte di Siena e poi è chiamato come Titolare del corso di Anatomia artistica all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 1978 gli viene affidata la realizzazione del drappellone del Palio del 2 luglio. Dal 1980 comincia a lavorare a livello nazionale con le maggiori gallerie, da Milano a Bari. Il suo lavoro rientra nei modi e nei criteri del gruppo degli “Anacronisti” che a metà degli anni Ottanta ottengono una notevole risonanza nel panorama artistico europeo, di cui senz’altro Tanganelli rappresenta una delle personalità più interessanti proprio per le sue capacità inventive di raffinatissimo disegnatore. Nel 1984, la XLI Biennale di Venezia, con una sala a lui dedicata, lo consacra come uno dei pittori italiani più originali. Muore a Siena il 26 giugno 1993.

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