Un pomeriggio denso di appuntamenti, tra storia, mecenatismo e tradizione. Ieri, venerdi 10 giugno, la sala superiore del Museo ha ospitato una piccola presentazione teatrale/video/musicale che ha ripercorso la storia della nostra fontanina.
La sala delle vittorie, grazie al lavoro dei Delegati al Museo, è stata per la prima volta "liberata" dai drappelloni che sono stati spostati secondo il progetto di Andrea Milani, affinchè si crei lo spazio giusto ad ospitare eventi culturali di questo genere. "La fontanina ed il suo doppio. Un'originale donazione" era il titolo della serata. La rappresentazione è stata scritta ed interpretata da: Edoardo Fontani, Giovanni Gigli, Giovanni Mazzini, Andrea Milani e Giacomo Steiner con la collaborazione di Letizia Pepi, Stefano Pagni, Antonio Saragosa, Massimo Mantovani e Massimo Mazzoni. Gli intermezzi musicali sono stati interpretati da due bravissime allieve della scuola Rinaldo Franci di Siena, Elisabetta Delprato e Carlotta Dalia. Grazie alla presidente della Scuola Franci prof.ssa Anna Carli ed al Direttore Maestro Luciano Tristaino per essere presenti e la sensibilità dimostrata. Al termine, il Priore Paolo Bennati, insieme al Capitano Gianni Cortecci, ha scoperto l'opera bronzea di Bruno Buracchini, copia esatta della nostra fontanina, recuperata e donata alla Contrada grazie alla generosità di quattro contradaioli: Leonardo Bossini, Michele Lombardini, Thomas Kelly e Nicolas Zoullas.
Nel dopo cena, a Castelsenio, si è svolta la consegna dei diplomi di fine corso per i giovani alfieri e tamburini. Quest'anno come è stato illustrato dai due maestri Cesare Guideri e Lorenzo Lorenzini i corsi hanno visto la partecipazione di oltre 40 bambini che hanno partecipato con continuità e buon profitto per utto il periodo di allenamento a S.Agostino. Un successo che si è potuto realizzare grazie all'impegno dell'Economato, dei Delegati ai Piccoli Tartuchini, e soprattutto alla costante attenzione dei due maestri degli alfieri e tamburini. Alla presenza del Priore, Gabriele Romaldo ha introdotto la breve cerimonia mentre Dario Di Prisco, come ex alfiere di Piazza, ha fatto da padrino alla folta schiera dei "neo diplomati".