Quando facciamo riferimento alle Stanze della Contrada dobbiamo considerare oltre alla Sede, al Museo, all’Oratorio, all’Economato anche l’Archivio che è il contenitore, o meglio lo Scrigno, che accoglie interamente la Storia della nostra Contrada, come hanno potuto apprezzare coloro che venerdì scorso hanno visto riemergere dagli antichi documenti le vicende tartuchine dal ‘600 fino al secolo scorso.
Dovremmo saperne di più sul paziente e delicato lavoro svolto negli anni dai nostri Archivisti, che è stato in parte svelato dagli attuali delegati, in particolare da Flores, che ha fatto da guida, illustrando ai presenti alcuni particolari documenti raccolti, conservati e catalogati e in alcuni casi traducendo l’originale, antico di oltre quattro secoli, con particolare competenza e attenzione.
L’amore per la Contrada, come lo ha definito, traspare dalla cura con cui sono stati redatti i libri dei verbali oltre che dai fatti in essi contenuti. Una dedizione alla Tartuca che conferma alcuni caratteri tramandati nel tempo, come nel caso in cui fu allestito un addobbo eccezionale lungo tutta via delle Murella in occasione di una Festa Titolare, distrutto poco dopo da un forte temporale e rimesso di nuovo in piedi, prima di sera da 250 uomini radunati d’urgenza. Sono riaffiorati comportamenti oggi profondamente trasformati, se pensiamo che per una festa della vittoria venne offerto un vermut di cortesia , o a quando per ricevere una consorella furono preparati trenta biscotti, vino e il solito vermut . Senza dubbio affascinante resta tutto ciò che ruota intorno al Palio e ai fantini, ai rapporti con la nostra avversaria: dagli antichi documenti riemerge come certi comportamenti resistano al trascorrere dei secoli!!
I Delegati all’Archivio restano a disposizione per altri incontri di questo tipo per tutti coloro che volessero avere il piacere di ascoltarli, immersi fra documenti che, nell’era di Internet costituiscono delle opere d’arte non sempre fruibili.