Le nuove stanze della Deputazione di Seggio contengono mille tesori della storia della nostra Contrada.

In particolare nella prima vetrina a destra della stanza d'ingresso si possono ammirare tutte le maggiori pubblicazioni di questo ultimo secolo, comprensive dei meravigliosi Numeri Unici a ricordo delle nostre splendide Vittorie nel Campo.

Nella bacheca successiva, la Vetrina del 15, sono invece esposti documenti, sonetti, lettere e verbali significativi a testimonianza di quanto avvenuto nello stesso anno dei tre diversi secoli scorsi. Così, relativamente al 1715, si possono rimirare alcuni reperti degni di nota, come la delibera nella quale l'assemblea prende atto dell'ordine della Balia per la costruzione, affidata alla Tartuca alla Civetta e al Valdimontone, di archi trionfali da posizionare al Ponte di Romana in occasione dell'entrata in città del nuovo Arcivescovo di Siena Alessandro Zondadari (vedi notizie e alcuni bozzetti nel sito forumrarebooks). In mostra anche alcune ricevute dell'epoca, relative ai pagamenti di fornitori di materiali e servizi vari. Dei tre secoli questo è l'unico in cui la Tartuca corse le due carriere, delle quali sono narrate le vicende. Infatti, nel 1815 non venimmo mai estratti e nel 1915, con l'inizio della I° guerra mondiale, il palio venne sospeso, fino al 1919.

Del 1815 viene esposta una lettera della Contrada della Torre che, anche su sollecitazione del Leocorno, ci invita a partecipare al coro che va a cantare la “Lezione” nelle feste titolari delle contrade aggregate; la Torre allora era nostra alleata, mentre proprio in quell'anno inizia la plurisecolare alleanza con il Leocorno, mai interrotta e sussistente ancora oggi.

In mostra anche una disposizione del Magistrato Civico che ordina a tutte le contrade di eleggere il proprio Capitano alle ore 15 della seconda settimana di maggio, nonché la lettera del nostro Capitano eletto che promette, in caso di partecipazione alle carriere e di eventuale vittoria, di devolvere il premio in denaro all’Oratorio della Contrada.

Nell’archivio è stato anche rinvenuto un documento manoscritto con il quale il Papa Pio VII proclama, per il 14 giugno 1815, un'indulgenza plenaria per tutti coloro che partecipano alle funzioni nell'Oratorio della Contrada.

Tra gli altri documenti di quell'anno anche un dettagliato elenco dei “Signori della Festa”.

Del 1915 vengono invece esposti, oltre ad alcune ricevute di pagamento e titoli cambiari, i rendiconti delle “40 Ore” e della Festa Titolare.

In mostra anche il sonetto della Festa Titolare ed un fascicoletto omaggio ai protettori, che riporta i testi di varie assemblee “risorgimentali”, nonché il verbale del 23 maggio 1915, in cui si stabiliva di devolvere il denaro, che sarebbe stato stanziato per i festeggiamenti della Festa Titolare, alle famiglie dei combattenti.

Interessante anche la conseguente lettera (anch'essa esposta), indirizzata al Priore Venturini, dal Prefetto di Siena in cui egli plaude all'iniziativa della nostra Contrada.

 

 


 

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