La gita alla mostra di Botero a Roma
Al Vicario, Simona Giannetti, viene l’idea di andare a Roma a vedere la Mostra del nostro Botero (perché ormai è anche un po’ nostro!). Irene e Sandra si attivano immediatamente e, con l’aiuto della nostra Martina Collini, iniziano a programmare la gita. Ecco che su whatsapp appare subito il gruppo “GITA ROMA BOTERO” con i 40 partecipanti. La data prevista è sabato 18 gennaio. C’è chi già propone un ristorantino dove si mangia bene e dà l’ultimatum, a chi è interessato, per poter procedere con la prenotazione. Le organizzatrici della gita, Irene e Sandra, comunicano l’ora della partenza: alle 5:30 il pullmann ci aspetterà al parcheggio delle piscine dell’Acqua Calda. Cha alzataccia! Però, dai, andiamo a vedere Botero e poi siamo anche liberi di poter fare un giro a Roma, che si vede sempre volentieri! Riusciamo ad essere tutti puntuali e a partire all’ora prevista. Sul pullmann c’è chi gioca con il cellulare, chi parla come una macchinetta, chi cerca di recuperare l’ora dell’alzataccia, ma c’è anche chi segue la strada e che comincia a borbottare: “Ehi ragazzi, ma dove si va? Verso Firenze? Ma un s’andava a Roma?”. Irene scatta subito in piedi, come una molla, e, con camminata minacciosa, corre sul corridoio del pullmann verso l’autista, anzi verso i due autisti presenti! Il conducente, vedendo lo sguardo inquisitore di Irene, ammette di aver sbagliato strada e decide che è meglio impostare il navigatore.
“Annamo bbene!”, avrebbe detto la Sora Lella!!! Dopo aver fatto colazione all’autogrill, finalmente arriviamo a Roma.
Dobbiamo percorrere ancora una decina di minuti a piedi per raggiungere Piazza Venezia dove, a Palazzo Bonaparte, è allestita la Mostra. Poi Irene e Sandra ci dividono in due gruppi e ci presentano le nostre rispettive guide, permettendoci così di saltare l’enorme fila di gente che, nel frattempo, si era formata all’ingresso. Quando entriamo nel bellissimo Palazzo Bonaparte che, già di per sé, meriterebbe una visita, ci troviamo di fronte ad un enorme specchio, adatto proprio a contenerci tutti per fare un bel selfie. E allora: “tutti in posa!”.
Si comincia a respirare l’atmosfera boteriana e accanto notiamo un altro specchio, questa volta deformante, utilizzato dall’artista per le sue creazioni. Veniamo travolti dall’esplosione di colori dei quadri: la nostra guida ci spiega che Botero, usando la tecnica dell’affresco tono su tono, riesce a non far trapelare la pennellata; le sue creazioni non sono mai malinconiche; il nudo di donna non è mai malizioso, ma rassicurante; gli animali presenti nei suoi quadri hanno sempre un’espressione umana e quasi divertita; tutto è sproporzionato, anche le sue sculture; le dimensioni enormi di alcuni quadri richiamano quelle dei murales.
Davvero meravigliosa la Mostra di Botero e molto piacevole anche la girata nella nostra Capitale che, nel tempo rimasto a disposizione, ogni gruppo ha deciso di intraprendere in autonomia. Meritava il viaggio e anche l’alzataccia. Alla fine eravamo tutti stanchi, ma felici!
Un ringraziamento particolare a Irene e a Sandra che ci hanno dato l’occasione di vivere delle belle emozioni, in questa giornata romana in cui solo il tempo ha fatto qualche capriccio, costringendoci qua e là ad aprire e chiudere l’ombrello.
Alla prossima!
Chiara Muzzi