L'annata paliesca che si chiude con la vittoria della Contrada di Via delle Vergini, può essere definita, da parte nostra, positiva. Considerando, infatti, le nostre recenti vittorie, era necessario in primo luogo che la nostra rivale non interrompesse il digiuno. E' stato abbastanza evidente che le nostre strategie sotto questo aspetto, si sono rivelate, ancora una volta vincenti. Senza dar fiato alle trombe, mantenendo un profilo di serietà, abbiamo risposto con i fatti agli annunci fatti nei mesi passati da parte dei nostri avversari (vedi rassegna stampa in basso). Per questo ed altri motivi, pur non correndo, per noi non è stato un Palio da "turisti", uno di quei Palii dove puoi staccare la spina e goderti la Festa in pieno rilassamento nervoso. Anche per quest'anno si è imposto il tema dell'attraversamento del nostro rione da parte della rivale, un passaggio che deve avvenire necessariamente con il rispetto che si conviene, secondo il codice contradaiolo non scritto del buon senso e dei valori condivisi. La Tartuca su questo punto non intende cedere, nella convinzione che il territtorio storico di ogni Contrada debba essere uno spazio da richiedere l'osservanza di comportamenti di civile riguardo anche nei momenti in cui la passione contradaiola raggiunge il suo massimo apice con Palio. L'alternativa sarebbe solo portare esasperazione ed un aumento di tensione che non porterebbe nulla di buono. Questi concetti occorre precisare, sono valori comuni di ambedue le dirigenze: doveroso rispetto per la Contrada che accompagna il barbero ed allo stesso tempo rispetto per il territorio dell'avversaria. Questa, in verità, è una ricetta abbastanza semplice e di reciproca utilità che, talvolta, però stenta ad essere assimilata da coloro (la minoranza per fortuna) i quali interpretano la "faziosa armonia" in una chiave di costante provocazione che può generare solo discordia e inutili incidenti. Non è certo da questi comportamenti che si giudica la "supremazia" di una Contrada sull'altra. Il teatro per questo genere di obbiettivo è la Piazza del Campo - i suoi tre giri - con il suo inappellabile verdetto.

RASSEGNA STAMPA PDF>> Corriere di Siena - La Nazione

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