Era la prima volta che in una Contrada si onorava il "Giorno della memoria" istituito con una apposita legge nazionale nel 2000. L'iniziativa tartuchina ha preso spunto dalla vicenda umana di Remigio Rugani, capitano vittorioso nel 1951 e 1953, durante la seconda guerra mondiale. Remigio, personalità complessa, carattere spavaldo ed esuberante, nel 1942-43 era capitano medico in un convalescenziario sul fronte russo, in Ucraina. Una scelta volontaria, dopo aver rifiutato la più ben comoda destinazione di Montecatini. In quel luogo di dolore protegge, trattandolo come un figlio, un bambino ebreo di 10 anni (Isaia Saziev), solo al mondo, a cui i tedeschi avevano sterminato tutta la famiglia, compreso zia e cugine. Nascosto nel treno che riportava l'Esercito in Italia, al termine di quella terribile campagna di guerra, Remigio sfida anche il severo controllo di un suo superiore e non pago del rischio, decide di far nascondere, travestito da soldato anche un medico ebreo polacco (Sigfried Haber). Remigio andrà sotto inchiesta per aver introdotto due "nemici" in Italia, ma niente lo ferma. Il bambino ed il dottore polacco sono nascosti a Siena, in vari posti, anche nella sua casa di famiglia. Haber al termine della guerra riuscirà a raggiungere il fratello negli Stati Uniti, mentre Isaia (soprannominato Franceschino) farà carriera nella Fiat come interprete. Questa bella e commovente storia è stata ricordata con un documentario ("La responsabilità del bene")  realizzato da Silvia Folchi e Antonio Bartoli e promosso nel 2010 dall'Istituto storico della resistenze senese. Al termine del convivio a cui ha partecipato anche la figlia di Remigio, Donata Neri Rugani, sorella dell'indimenticato Giovanni e di Fabio, vi sono stati interventi di Giovanni Gigli, che ha tracciato una breve biografia di Remigio, Roberto Barzanti che ha posto l'accento sui rapporti con Ranuccio Bianchi Bandinelli finalizzati alla cura dei partigiani feriti,ed infine Mauro Barni si è commosso nel ricordare il tragico giorno in cui Remigio fu colpito con un calcio al ventre durante uno scontro con i chiocciolini. Le conseguenze per Remigio furono fatali, il malessere lo accompagnò fino alla sua morte avvenuta nel 1968. La proiezione del documentario ha concluso questa particolare iniziativa, a cui i numerosi tartuchini hanno assistito con estrema attenzione e partecipazione. Da segnalare, a margine della serata, la bella iniziativa del Consiglio di Sant'Agata uscente che ha regalato alla Contrada una splendida tartaruga d'argento.

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