La casa di Senio

di Katiuscia Vaselli

Trovare un locale e istituire nella nostra Contrada una Società di divertimenti per potersi riunire le Domeniche a divertirsi in questa (.)la direzione di questa Società sia rimessa allo stesso Seggio di quella della Corsa". La proposta arrivava da Carlo Galardi e veniva registrata nel verbale dell'Adunanza della Tartuca del 3 settembre 1885, con la volontà di rinviare la decisione finale ad altra Adunanza ". onde aver luogo di poterla studiare". Furono così gettate le basi per la nascita della Società Mutuo Soccorso Castelsenio. Di lì a un anno la Tartuca avrebbe fatto Cappotto, dell'idea del Galardi si tornò a parlare nel 1887, all'indomani della visita dei Reali di Savoia, Umberto e Margherita, alla città e alle Contrade. Era infatti il 14 dicembre 1887 quando la Società della Corsa tartuchina tenne la consueta riunione di fine anno (si era svolto nell'ottobre di quell'anno il pranzo sociale, e proprio in quella data è stata fissata la nascita ufficiale di Castelsenio, come ricorda la lapide affisa in Castelvecchio per il centenario). Questa è l'ultima data di incontro del sodalizio di cui si hanno notizie, probabilmente proprio in questa occasione la Società della Corsa confluì nella Società Mutuo Soccorso Castelsenio (che infatti trova la sua costituzione ufficiale nel 1887). Per il nome della Società venne rispolverata la leggenda di Senio e del suo Castello, dal quale sarebbe nata la città. Per stemma fu scelto il più antico sigillo della città di Siena. Il primo nucleo della Società ebbe sede in Castelvecchio: in quel periodo, quella zona fu luogo elettivo per l'insediamento di aggregazioni sociali: società filodrammatiche, ricreative e di beneficenza.

 

Agli inizi del 1889 la Contrada, insieme alla Società Castelsenio, si iscrisse alla Società cittadina "Cuore ed Arte" che aveva l'obiettivo di fondare un nuovo Istituto per ciechi, mentre Castelsenio organizzava un ballo "sociale" - il primo in assoluto - che portò in cassa un utile di 12 lire. Fin da subito, inoltre, la Società avrebbe contribuito al "fondo Palio": nel 1892 fu di 60 lire.
Dieci anni dopo, all'indomani della sesta vittoria di Palio in dodici anni (16 agosto 1898), quando il Seggio aveva dovuto contrarre un nuovo mutuo con il Monte dei Paschi, pervenne la richiesta della Società Castelsenio per un prestito da parte della Contrada di 600 lire ".per l'avvenuto cambiamento del locale". Stando all'unico documento pervenuto, dovrebbe dunque risalire a questa data il trasferimento della sede sociale da Castelvecchio ad un immobile in via dei Maestri (dove sarebbe rimasta fino al primo conflitto mondiale).
Nel 1919, terminata la grande guerra, secondo le testimonianze ci fu un nuovo cambio di sede per la Società, che si trasferì in un altro locale, sempre in via dei Maestri.
Fu nel periodo del Fascismo (il 12 giugno 1923, tra le altre cose, la Tartuca acclamava Benito Mussolini protettore onorario, comunicando l'avvenuta onorificenza al Duce con una lettera datata 15 giugno) che si pensò al cambio di locali per la Società Castelsenio: nella prima metà del 1925 la Contrada stipulò un altro mutuo ipotecario di 22mila lire a 30 anni con la Cassa di Risparmio del Monte dei Paschi, e concesse a Castelsenio un prestito di 3mila lire per ". i suoi bisogni momentanei.". Questa è l'unica notizia del trasferimento di sede da via dei Maestri. Accanto alla Contrada nasceva dunque, con posizione e ruolo strategici, la nuova realtà della Società Mutuo Soccorso Castelsenio, che in quegli anni iniziò anche a organizzare rinfreschi alle Contrade in occasione del Giro per la Festa Titolare. Sempre nello stesso periodo, la Società divenne sempre di più luogo di ritrovo e divertimento, si organizzavano gite e banchetti. Nel 1928, la Società figurò anche nel libro dei verbali facendo presumere che fu grazie al concorso della Società di Castelsenio se il tartuchino professor Giorgio Alberto Chiurco era stato eletto deputato al Parlamento. Nel 1932, il 30 ottobre, l'ampliamento dei locali della Società fu celebrato con una festa danzante. Nel 1935 un incendio devastò l'archivio storico - quindi molto materiale antecedente andò perduto definitivamente. Arrivò la seconda guerra mondiale e le attività delle Contrade restarono praticamente in silenzio fino alla fine del conflitto, anche se il loro aiuto arrivava ai più bisognosi, con cibo e vestiti. Dal 1945 tutto cominciò a tornare alla normalità, i soci di Castelsenio gestivano direttamente il bar. Nel 1946 Castelsenio, con l'aiuto del mitico tartuchino Pietro Bianciardi detto Il Totto, organizzò la prima Befana per i bambini. Ormai l'attività era pienamente ripresa, l'uso frequente di quella che era detta sala degli specchi per feste e balli, che per l'epoca risultavano molto eleganti, contribuì alla nascita della definizione della Società come I piccoli Rozzi.
Il 1950 trovò la Società Castelsenio a riorganizzare lo Statuto e a difendere contro la Finanza il diritto di gioco della tombola (chi l'avrebbe detto, dopo mezzo secolo sarebbe tornato a galla un problema analogo, ndr).
Nel 1951 la Tartuca tornò alla vittoria, il 16 agosto, con Ciancone e Bagnorea. Inoltre fu inaugurata la fontanina donata da Silvio Gigli, primo passo verso quel battesimo contradaiolo che di lì a pochi anni sarebbe diventata consuetudine di tutte le Contrade. Un periodo, quello degli anni Cinquanta, denso di eventi, iniziative, di gloria (nel luglio del '53 sarebbe arrivata una nuova vittoria con Ranco e Tarantella). Fu proprio nel '53 che dalle fervide e goliardiche menti di Giulio Pepi, Mauro Barni e anche Waldemaro Baglioni, nacque il nuovo inno della Tartuca e sempre nel 1953 al posto del banchetto annuale si svolse nella Società Castelsenio la "porchettata del capitano".
Da questi anni sarebbe iniziato il periodo di sviluppo e cambiamento che avrebbe coinvolto anche le Società di Contrada, sempre più luogo di aggregazione quando si iniziava a delineare lo "svuotamento" dei rioni. A metà anni Sessanta, Castelsenio era vivacissima: il bar era stato dato in gestione, le tombole erano nel pieno della loro rendita (cinque milioni di lire all'anno) e le frequenza dei soci era abbastanza alta. Si era cominciato anche a fare le prime spaghettate dopo le tombole, allietate dal brio di Nirvano Fossi, di Dina Piccioli, di Giorgio Civai, con qualche piccolo guadagno. Nel 1970 si iniziò a visionare il progetto preparato da Giorgio Pini, Augusto Mazzini e Mauro Putti: ormai ci si avvicinava al rinnovo dei locali della Società Mutuo Soccorso Castelsenio. Si trattava di scavare e coprire la piazzetta per realizzare due ampi saloni, collegare alla Società tutte le proprietà limitrofe e fare una nuova facciata. Il progetto comportava una spesa di 23 milioni e mezzo di lire che sarebbe stata coperta in parte con la stipula di un mutuo quindicennale al costo di due milioni e mezzo l'anno; a fronte della spesa ci sarebbe stato un contributo annuo della Società di circa

due milioni. I lavori iniziarono nel gennaio 1972 e il bar della Società, gestito da Giorgio Civai, si trasferì temporaneamente nella sala delle adunanze. Come già accaduto in precedenza in occasione di interventi edili importanti, la Tartuca vinse il Palio: era il 2 luglio 1972. L'attività sarebbe proseguita ordinaria e vivace negli anni successivi, superando tutti i grandi cambiamenti che alle soglie del nuovo millennio hanno per così dire stravolto la vita dei rioni e anche l'attività delle stesse Società di Contrada. Nel 1982, intanto, fu proprio Castelsenio a organizzare il primo torneo di calcio cittadino aperto intitolato al contradaiolo Nirvano Fossi e aperto a tutte le Contrade. Nel 1983, oltre ad alcuni interventi edilizi, per la Società sarebbe arrivato un nuovo appuntamento che ancora oggi, accanto al cenino del venerdì, scandisce il calendario delle attività ordinarie: la pizza del martedì. Il 24 maggio del 1987 si celebrano i 100 anni della Società Castelsenio: una lapide in Castelvecchio ove ebbe sede la prima Società, un pranzo sociale sotto le Logge a Sant'Agostino, la foto ricordo in piazzetta dei Fisiocritici.
Nel 1999, un accordo preliminare - l'idea era stata nel 1997 del Seggio direttivo guidato da Ivo De Santi, poi passata sotto i mandati di Roberto Barzanti e Giordano Barbarulli - concretizzava l'acquisto del palazzo Cesari-Manganelli, dove nel 2004 dopo lunghi lavori avrebbe trovato sede la nuova Società di Mutuo Soccorso Castelsenio: il 15 maggio 2004 viene tagliato il nastro della nuova Società che prende vita in uno dei luoghi più amati da tutte le generazioni di tartuchini, Sant'Agostino. Più esattamente nella piazzetta che un anno prima era stata intitolata a Silvio Gigli. Lavori lunghi, travagliati durante i quali i tartuchini hanno contribuito con le proprie energie - morali e materiali - alla realizzazione del nuovo luogo di aggregazione, di cui oggi c'è sempre più bisogno in modo vivace e costante. Come sempre è accaduto nella storia della nostra Contrada, dopo l'inaugurazione della Società la Tartuca ha vinto ancora il Palio, il 16 agosto 2004 con Trecciolino e Alesandra.

 

 

 

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