La Porchettata del Capitano
Sabato 8 Aprile si è svolta la tradizionale Porchettata del Capitano. Organizzato dalla Compagnia di Porta all'Arco, con la imprescindibile collaborazione della Società Castelsenio, l'evento rappresenta per noi contradaioli il primo appuntamento annuale dopo il torpore invernale: l'aria comincia ad odorare di prodotti caseari, come ricorda spesso un noto contradaiolo, e la Porchettata ci ricorda che con la primavera si avvicina per tutti il periodo più intenso e appassionante dell'annata. E' un po' una sveglia al sapore di carne di maiale, baccelli e pecorino insomma. E proprio una sveglia ha voluto far suonare nel suo discorso il Priore Paolo Bennati: ora si fa sul serio e per portare a termine i tanti progetti che la Contrada ha avviato c'è bisogno dell'apporto e dell'entusiasmo di tutti. I prossimi mesi saranno densi di appuntamenti ed impegni, che andranno vissuti con la consapevolezza che se ognuno da il suo contributo la Contrada saprà certamente far fronte alle tante sfide che gli si presenteranno, come sempre. Più criptiche, come impone il ruolo, la parole del nostro valente Capitano: al momento non figuriamo fra le contrade che corrono d'obbligo e questo come tutti sanno ci pone in una situazione di vigile attesa. Pur lavorando con l'impegno di sempre, l'esito dell'estrazione ci dirà verso quale strategia ci orienteremo: la speranza è che la buona sorte continui a guardarci l'ultima domenica di Maggio e magari aggiusti un po' il tiro il 29 di giugno.
Dopo i discorsi ufficiali, i sublimi crostini di Baino e l'eccellente porchetta, è il momento delle premiazioni delle due persone individuate quest'anno, che si sono distinte per impegno e voglia di fare. Marzia Minetti e Mauro Bari: due vere colonne della Contrada. Marzia, visibilmente emozionata, è stata premiata per la sua impagabile attività sia nella Compagnia di Sant'Agata che nel Museo: sempre attiva e vitale, negli ultimi anni è stata l'artefice e coordinatrice di numerose iniziative che hanno viste coinvolte tante persone in attività legate alla solidarietà e all'organizzazione museale. Di Mauro che dire di più di ciò che i nostri occhi vedono tutti i giorni quando entriamo in Contrada, in Società o al Tolomei: non c'è un solo angolo dove non sia presente un qualcosa "fatto dal Bari". Con il suo carattere bonario e la sua voglia di fare genuina e fine a se stessa Mauro è da sempre l'esempio di cosa significhi lavorare per il bene della Tartuca.