Pochi giorni ci separano dal Palio e dal primo appuntamento propiziatorio tartuchino ovvero la cena della stalla del 12 agosto. Quest'anno sarà anche l'occasione per "inaugurare" la targa posta all'ingresso della stalla, donata da un tartuchino, e costituita da una base in pietra serena con un barbero della Tartuca posto lateralmente.

Nel frattempo, nonostante il periodo di ferie, i lavori nel cantiere che ospiterà il nuovo Museo proseguono senza tregua. L'opera di ristrutturazione ci ha fatto riscoprire alcune tracce della vecchia sede di Castelsenio, coperte dai lavori del 1972. Adesso si intravedono ornamenti che facevano parte del famoso Salone degli specchi, i mattoni che delimitavano il giardino, oltre a finestre e porte che erano state chiuse. I tartuchini meno giovani possono tornare indietro nel tempo e facendo leva su queste tracce nascoste non sarà difficile per loro ricostruire mentalmente i locali degli anni '60, quando nel concone risiedevano Remigio Rugani, Pietro Tamburi e Ottaviano Neri. Nel progetto di Andrea Milani c'è comunque la volontà di conservare questi reperti delle memoria che si sovrapporranno al moderno disegno stilistico della nuova sede.

   

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