Le sovrane concessioni
Quando la Tartuca voleva chiamarsi "Reale"
E' stato presentato martedi scorso, 21 giugno, nella Sala delle Lupe del Palazzo Pubblico, il libro edito dal Magistrato delle Contrade e curato dal nostro maggiorente Giordano Bruno Barbarulli e Paolo Leoncini, maggiorente della Contrada del Leocorno. Questo interessante saggio dal titolo "Le sovrane concessioni dei Reali di Savoia alle Contrade di Siena", ricostruisce con dovizia di particolari l'origine della presenza dell'araldica reale negli stemmi delle nostre Contrade. Presenziavamo all'incontro, oltre agli autori, il Sindaco di Siena, il Rettore del Magistrato Nicoletta Fabio e la storica senese Aurora Savelli. La prefazione è di Laura Vigni.
Umberto I e Margherita di Savoia fecero visita alla nostra città dal 16 al 18 luglio 1887, ed assistero al Palio (vinto dalla Giraffa), che per l'occasione fu spostato al 16 sebbene la tratta si fosse tenuta 9 giorni prima! Il 18 luglio mattina, dopo aver visitato l'Istituto per Sordomuti Tommaso Pendola, i Reali, grazie all'interessamento di un deputato al seguito, visitarono il Museo e l'Oratorio della Tartuca. In quell'occasione i dirigenti tartuchini consegnarono al Re una formale richiesta "di poter inalberare il loro stemma nelle nostre bandiere" come deciso in una delibera del Consiglio Direttivo del 29 giugno. Identica richiesta era stata fatta dalla Contrada dell'Aquila. Da qui parte tutta la storia che porta alla concessione degli stemmi araldici di Casa Savoia a tutte le Contrade che poi seguiranno l'esempio di Aquila e Tartuca. In una prima fase, dunque, furono solo sei le richieste: Aquila, Tartuca, Oca Chiocciola, Giraffa e Lupa (aprile 1888). In un secondo momento si aggiunsero tutte le altre (1889). Solo il Valdimontone attraverso un'assemblea generale rifiuta il reale omaggio ma il Prefetto interviene e impone anche alla Contrada dei Servi di adeguarsi. Le vicende che legano i vari passaggi di questa fase sono molto interessanti e sono narrati attraverso l'appoggio dei tanti documenti rintracciati negli archivi delle Contrade, nell'archivio centrale dello Stato e in quello della Casa Reale dal nostro Giordano e da Paolo Leoncini. La notizia più curiosa per noi, è però quella che riguarda una richiesta che la nostra Contrada fece al Ministro dell'Interno nel 1893. La Tartuca chiedeva di poter usufruire del titolo di "Reale Contrada". La Prefettura di Siena interpellata, negò l'approvazione alla domanda, altrimenti l'avrebbero chiesto anche tutte le altre!