Il tradizionale Campo estivo resta
nel territorio della Contrada

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Al trentesimo anno dalla sua nascita i Piccoli Tartuchini, insieme ad un gruppo di giovani della Compagnia di Porta all’ Arco, hanno condiviso per un’intera settimana luoghi e tempo agli Orti del Tolomei per dare vita al TartaCampo, una formula rinnovata e “straordinaria” del Campo estivo, da sempre dedito all’aggregazione ammantata dai contenuti che parlano di contrada di Siena e del Palio.

Per un’ intera settimana i rispettivi delegati affiancati dai componenti la commissione di Sant’ Agata hanno proposto e svolto con i ragazzi le attività programmate, dalla mattina alla sera, organizzando il pernottamento dei partecipanti negli ultimi due giorni, dopo aver allestito i dormitori in entrambe le sedi della Società grazie alle brande concesse in prestito dal 186° Reggimento della “Folgore” e dall’ Associazione di Pubblica Assistenza di Siena.

Possiamo parlare di un’ avventura che ha coinvolto ottanta giovanissimi tartuchini in un percorso all’interno del quale si crea e si consolida la conoscenza reciproca,  che ha consegnato loro esperienze legate a quella cultura di Contrada e alla “senesità” che per secoli si sono modellate nel territorio, da ricercare nelle strade della Tartuca, nei luoghi istituzionali della città legati al Palio, negli artigiani e negli artisti senesi, nel gergo espresso dai modi di dire o dagli stornelli

Alle paliate e ai giochi a squadre, che hanno interrotto la quiete del verde declivio  protetto dall’imponenza dell’ ex convento di Sant’ Agostino mentre da quel lato prolunga lo sguardo fino all’ Amiata, si sono alternate molte escursioni a piedi oltre il cancello che dà su Sant’ Agata. 

Dal prodigioso incontro con i personaggi che hanno dato il nome – o almeno certi connotati – alle strade del rione, il viaggio ha preso la via di Provenzano dove una voce ha raccontato come ha avuto origine la devozione alla Madonna a cui viene dedicato il Palio del 2 luglio, mentre all’ interno del Palazzo Pubblico sono stati svelati alcuni meccanismi nascosti del Palio. L’itinerario ha consentito l’incontro con l’artigianato artistico per la lavorazione del metallo e della ceramica nei laboratori di senesi e appassionati contradaioli; l’ amore per il proseguimento delle tradizioni ha inoltre portato al Tolomei uno dei pochi artigiani in grado di costruire i nerbi utilizzati in Piazza, che ha mostrato tutte le fasi della realizzazione; esperienza unica, quest’ ultima, anche per i tanti adulti presenti. Il campo si è concluso con la consueta colazione del dopo tratta (con trippa e uova al pomodoro) consumata in allegria grazie alla presenza di due ex fantini  che hanno esordito nella Tartuca e che hanno raccontato ai ragazzi un pezzo di storia paliesca attraverso simpatici aneddoti.

 

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