Il Banchetto nel Prato di Sant'Agostino

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Strano, ma bello. Si è svolto con largo anticipo, rispetto al tradizionale giorno dell'Immacolata, il Banchetto Annuale della Contrada di questo particolarissimo 2020. Grazie al grande lavoro degli impagabili Tartuchini nei giorni del weekend, ed alla sventata minaccia del maltempo, che comunque aveva fatto temere il peggio fino a poche ore prima, l’evento ha preso vita nel Prato di Sant’Agostino, dove di solito viene allestita la Cena della Prova Generale.

Eh sì, per ottemperare alle norme anti-contagio, i quasi 500 Tartuchini si sono dovuti sedere in spazi allestiti per 1200 persone, con sedute distanziate di un metro l'una dall'altra in una disposizione a "pettine", con Concone lato Chiesa. Splendida giornata di sole, che si è aperta col consueto paggio dell’Alleata Contrada della Selva arrecante un mazzo di fiori, in accompagnamento alla bella lettera di saluto del Priore di Vallepiatta. A seguire le altre Alleate hanno inviato il tradizionale saluto insieme al graditissimo omaggio floreale.

E' stato un Banchetto dai risvolti molto artistici: la Commissione Arte per la Seta ha realizzato due splendidi fazzoletti, che andranno rispettivamente sulle spalle dell'ultimo Priore uscente Paolo Bennati, come da tradizione regalato dal Priore in carica in segno di gratitudine, e del vincitore del primo premio della lotteria dedicata alla valorizzazione dell’Archivio Storico della Tartuca. Un plauso va al Gruppo Grafica ed ai Piccoli Tartuchini – che si sono avvalsi delle competenze artistiche di Niccolò Montarsi – per aver offerto il secondo e il terzo premio.

Durante il pranzo, hanno avuto inizio i discorsi ufficiali, col Priore, che dopo i ringraziamenti di rito, ha ironizzato sulla pioggia di castagne scesa sulla testa di alcuni commensali, proponendo per una prossima volta di distribuire i caschi di protezione, (qualcosa alla fine è piovuta!); Antonio Carapelli ha poi proseguito invitando a guardare al futuro con ottimismo, consapevoli di essere parte di una grande Contrada. Il Capitano ha aperto poi il suo intervento con il commovente ricordo di Adù e di Colonnino, recentemente scomparsi, accompagnato dal sincero applauso dei commensali; di seguito ha ringraziato i collaboratori coi quali in questo anno ha lavorato come se avessimo dovuto correre il Palio. Gianni Cortecci esalta, felice, l’entusiasmo dei giovani i quali rappresentano il futuro della Contrada, augurandosi di sedere presto accanto a “qualcuno” che si trovi al centro del tavolo col nostro giubbetto.

Stefano Pagni

Foto di Niccolò Semplici

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