Il documento più antico conservato nel nostro Archivio

Archibugio 2 1

È del 24 agosto del 1656 il documento più antico conservato nell’Archivio della nostra Contrada. Si tratta di un manoscritto firmato da un certo Luca Di Giovanni Cardesi che indirizza una richiesta specifica al Serenissimo Sig. Prencipe. Quest’ultimo all’epoca era Mattias De’ Medici, che fu Governatore della nostra Città, nonché amante delle corse dei cavalli: un esemplare della sua scuderia partecipava regolarmente al Palio di Siena.

Luca Di Giovanni Cardesi, si legge, dovendosi recare a Montalcino per il suo negotio, quindi per lavoro (probabilmente era un commerciante), avendo paura di incontrare bestiami e genti (animali e malfattori) lungo la strada, chiede a Mattias De’ Medici il permesso di portare e di usare il proprio archibugio. archibugio

Luca, inoltre, dichiara di essere consapevole che si può sparare solo ad una distanza di dodici miglia dalle mura della Città: ciò lascia presupporre che al tempo fosse in vigore un regolamento che disciplinasse l’utilizzo delle armi nel territorio cittadino.

In sostanza, il primo documento storico conservato nel nostro Archivio somiglia a quella che oggi definiremmo come una “richiesta di porto d’armi” a tutti gli effetti. Ma cosa c’entra tale documento “privato” con la Tartuca? Ebbene Luca Di Giovanni si suppone fosse un antenato del Tartuchino Antonio Cardesi, macellaio di piazza Tolomei, nonché uno dei signori della festa di Sant’Antonio del 1696. Inoltre, lo stesso fatto che tale documento sia rimasto conservato per secoli nel nostro Archivio, porta dunque ad avvalorare la tesi che l’autore della richiesta fosse anch’egli della Tartuca. 

Ringraziamo i nostri Delgati all'Archivio per il loro prezioso lavoro e per la disponibilità con la quale oggi ci è concesso ammirare il fascino di una lettera così antica, che ci offre senza dubbio uno spaccato della vita di quell’epoca.

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