Per Daniele dagli amici di sempre
Pubblichiamo di seguito una lettera scritta dagli "Amici di sempre" di Daniele Barluzzi, che il 21 gennaio purtroppo ci ha lasciato.
Caro Daniele,
e ora che si fa?
Come si striga?
Sappiamo bene che la vita andrà avanti, continuerà a scorrere perché è nella sua natura, ma sappiamo altrettanto bene che non sarà più la stessa, non sarà più come prima.
Era proprio impossibile non volerti bene, come era impossibile vederti arrabbiato o sentirti parlare male di qualcuno. La tua bontà d'animo si irradiava tutt'intorno, contagiando chiunque; ci ha fatto sentire sicuri e felici di crescere in una Contrada capace di generare persone come te.
Il Palio vissuto insieme aveva una ritualità tutta "nostra": sempre presente in palco, dalle batterie con il sole in faccia e senza riconoscere neanche un cavallo, alla provaccia con gli occhi assonnati, le colazioni dal Betti, la trippa di Baino, i pranzi, le infinite tappe alcoliche dei lunghi pomeriggi, le cene in Tommaso Pendola prima e in Sant'Agostino poi. I turni cucina in Castelsenio, nei quali eri un riferimento ed una sicurezza, stupefacente la "tua" proverbiale crema pasticcera, talmente proverbiale che infatti la faceva Tiziana. Come non apprezzare la disponibilità infinita, che fin da ragazzo ti ha fatto indossare così tante volte la montura del paggio... saggio paggio... saggio "Faggio".
Chiunque abbia condiviso o anche solo incrociato il proprio cammino con te, ha un episodio, un aneddoto, un ricordo o un semplice attimo che conserverà gelosamente nel proprio cuore.
Le "quattrate" in Castelsenio, i pomeriggi sui puff nel salone di sopra, i giri ai Tufi, il brindisi per l'arrivo di Alessandro, il matrimonio con Bianca, i turni bar, le infinite partite di basket al Chiesino, i cortei, le feste, il Senio basket, le semplici chiacchierate alla fontanina.
Cronometrista inappuntabile della Marcia, tanto da meritarti la postazione "fissa" a Sant'Anna insieme all'acciughina e al salsicciolo. Il tuo impegno nel Protettorato, la tua presenza certa e rassicurante alle assemblee meno numerose.
I tuoi unici interessi coincidevano con i tuoi amori: Bianca, Alessandro, i tuoi magnifici nipoti, la Tartuca, la Geotec, la Mens Sana. Ci aspettiamo ancora di vederti comparire a piedi da Porta all'Arco, mentre vieni in su dai Tufi, dove sei nato, con le mani in tasca, la tua andatura altalenante e l'immancabile sorriso. Sappiamo bene che non sarà così ma a noi ci piace pensarlo. Ciao Daniele, amico vero.
Gli Amici di sempre