Grazie Adù
Grazie Adù… questa volta lo intoniamo noi, tutti insieme e con tutto l’affetto possibile! Grazie prima di tutto perché sei riuscito a riunirci e a farci rivivere attraverso le voci dei tuoi più cari compagni di viaggio le scorribande di quel mondo e di quella contrada di cui tanto sentiamo nostalgia e di cui abbiamo bisogno per nutrirci e per sentirci contradaioli a tutto tondo, portatori di quei valori di cui sentiamo parlare da sempre. Ci siamo ritrovati a ridere uniti nel tuo ricordo con leggerezza, ma con passione, quella che hai da sempre saputo trasmettere a tutti. Grazie al contributo di Luca Guideri, nei panni di conduttore, ti abbiamo rivisto in mille situazioni, abbiamo sentito le tue fragorose risate e siamo stati trascinati dalle tue ormai proverbiali battute e dai tuoi modi di dire che fanno e faranno parte del nostro particolare registro di contrada del quale, con vanto, solo noi potremo carpire, le più profonde sfumature di significato. Sì, perché un certo modo di parlare identifica una comunità, se poi questa è tenuta insieme da espressioni ed esclamazioni che rimandano a situazioni vissute….ebbene sì, si è fatto centro! Sei stato ricordato come un mattatore, uno che mangiava la vita a morsi e… che mangiava non solo la vita! Prima, durante e dopo le cene in posti ricercati e da buongustaio quale eri, sono accadute cose inimmaginabili, tragicomiche degne della sceneggiatura di un bravo regista. Sei stato definito uno splendido “visionario”, uno che vedeva, pensava e faceva considerazioni che poi trasformava ad arte in racconti generosi di particolari capaci di catturare l’attenzione dei più distratti ascoltatori. Quel parlare colorito, quel discorrere seduti intorno a un tavolo, davanti a una bottiglia di vino, qualcuno che spontaneamente prende una sedia e si unisce alla platea, donne, uomini, bambini, poi parte una risata seguita da un coro…tutto questo è patrimonio dell’umanità, di quella umanità che sempre più dobbiamo andare a cercare nelle pieghe di una società troppo lontana dalle persone e concentrata sulle cose. I tuoi amici, con gli occhi umidi, dalle risate dei ricordi e dalle lacrime trattenute a fatica dall’emozione, hanno riempito il tempo di una cena nel modo più tenero e ricco di significato. Il gran finale poi, un capolavoro…voluto e diretto da Sandro Civai: tutti i commensali che, di fronte a una fetta di torta di mele, hanno intonato “Reginella”, il tuo cavallo di battaglia. E allora GRAZIE ETERNI RAGAZZI ( Luca Lombardini, Ivano Poppi, Pierangelo Stanghellini, Lorenzo Mulinacci, Niccolò Rugani, Silvano Sensi, Carlo Arezzini, Sandro Civai) e GRAZIE ADU’, per questa ricchezza donata in modo gratuito e spontaneo. Facciamone tesoro! In alto Tartuca…sempre!
Cinzia Marzucchi
Per la Commissione Cultura e Solidarietà – Compagnia di Sant’Agata