La Stanza dei Tamburi
Sono espressione della nostra Contrada tutti i luoghi che la rappresentano, attraverso i quali è possibile viverla in concreto. Essi cambiano rinnovandosi a seconda delle esigenze richieste dal momento. La macchina operativa tartuchina è sempre accesa e decisamente molto attiva, essa concentra infatti un intenso lavoro quotidiano nell'ottica del perfezionamento continuo. Non soltanto i lavori di restauro della Segreteria ci hanno dunque visto impegnati in questi ultimi mesi: è stata allestita dagli economi della Contrada, anche, una nuova stanza all’interno del nostro museo: laddove si riunivano le “bandieraie” per cucire la seta, oggi vi è la custodia dei Tamburi. In questo luogo si svolge una serie di pratiche molto importanti, che spesso restano nascoste agli occhi dei “non addetti ai lavori”, ma delle quali non si potrebbe fare a meno. Un esempio, di cui andare fieri, è rappresentato dall’ impegno che alcuni Tartuchini stanno impiegando per apprendere l’arte della realizzazione dei tamburi; obbiettivo che si cerca di raggiungere montando e smontando fra morsetti, pinze, corde e cordini i tamburi della Contrada, con l’auspicio e la convinzione che ne possa derivare una pratica virtuosa, della quale il tempo ci mostrerà i vantaggi. Il locale con la sua suggestiva finestra che affaccia su Tommaso Pendola si rivela, inoltre, estremamente funzionale, rappresentando il punto di ritrovo per recarsi all’economato e richiamando quindi una certa idea di completezza all’interno del complesso museale.