Acquistato il quadro del palio d'agosto del cappotto del 1886
Quando non esisteva alcun tipo di immagine (fotografia, cinema e televisione) le testimonianze della vittoria del Palio erano affidate, oltre che alla ovvia conservazione dei drappelloni, alle penne ed ai pennelli. Le prime per cronache manoscritte, verbali, articoli di giornale e documenti contabili, i secondi per disegni, quadretti ed ex-voto. Le memorie del cappotto del 1886 non fanno differenza.
Recentemente la Tartuca ha potuto acquistare un dipinto su cartone che raffigura la Carriera dell’Assunta: i cavallini del Palio d’agosto del 1886. Il prezioso cimelio, di autore ignoto ma certamente tartuchino, è stato sapientemente restaurato ed incorniciato da Giuseppe Mazzoni e completa così nel museo, accanto ai cavallini del Palio di luglio, la memoria di quel nostro primo cappotto (vedi foto). Le cronache dell’epoca raccontano che Onda,Tartuca, Leocorno e Civetta avevano i cavalli migliori. Al canape il fantino dell’Onda scese e risalì a cavallo perché il cavallo non voleva stare fermo e così partì per ultimo. La Tartuca scappò invece prima e vi rimase per i tre giri incalzata prima dall’Oca e poi dalla Civetta. Arrivarono nell’ordine: Tartuca, Civetta, Oca, Leocorno, Bruco, Torre, Giraffa e Selva. Caddero l’Onda e il Nicchio.
Per altri approfondimenti sull’argomento invitiamo a leggere l’articolo di Giordano Bruno Barbarulli riportato nel nuovo Numero del Murella Cronache (Anno XLVI n°4 - Dicembre 2022: «Memorie Di Palio: Il Cappotto Del 1886», pag. 23).