Archiviato definitivamente il Masgalano 2011 con l'assegnazione meritata all'Imperiale Contrada dell'Istrice, ci sembra opportuno dire due parole su come è andata per quanto riguarda la presenza ai Cortei Storici di quest'anno della nostra Comparsa. La classifica generale ci pone al nono posto. Gli alfieri di luglio (Camille Verhlest e Matteo Pagliantini) nelle tre sbandierate hanno riportato il giudizio di 92-85-88 mentre ad agosto Niccolò Semplici e Giacomo Steiner nell'unica sbandierata hanno ottenuto 89 punti. Il "range" del giudizio varia da 90-100 per ottimo e da 80 a 89 per buono. Quindi si è trattato di un sostanziale "quasi ottimo" per entrambe le coppie. Quello che ha inciso sul punteggio finale sono state le penalizzazioni per ripresa la difettosa ed una caduta di bandiera che ci possono sempre stare. Le due coppie sono giovanissime ed hanno tutto il tempo per fare il salto di qualità. Per i tamburini, Edoardo Semplici a luglio ha ottenuto 34-34-35 e l'esordiente Gabriele Romaldo un 33. Per i tamburini 30-34 significa buono e 35-40 ottimo. Fin qui tutto bene. Quello che ci lascia un po' amaro in bocca è stata la penalizzazione di dieci punti a luglio per "malvestizione di un figurante". Il figurante in questione era il barbaresco e la malvestizione riguardava il borsetto che non risultava nella posizione come nella foto depositata, ovvero era spostato. Insomma il borsetto c'era ma, soltanto, era posizionato al fianco sinistro del Barbaresco anzichè un po' più davanti, sempre spostato a sinistra. Il solo fatto di descriverlo ci fa sorridere, soprattutto se pensiamo che tale spostamento è imputato ad un componente della Comparsa che deve necessariamente gestire un cavallo. Precisiamo subito che tale infrazione - presa letteralmente - è corretta e può rientrare nelle penalizzazioni del regolamento del Masgalano. D'altra parte però, in questo caso, ci sembra che più che di commissari si sia  trattato di novelli Sherlok Holmes che non lasciano nulla al caso. Noi crediamo che esista un regolamento da rispettare ma anche uno spirito del regolamento da rispettare che di certo non contempla micragnose interpretazioni ed esasperati puntigli, in nessuna settore del giudizio: estetico, della disciplina e dell'armonia.
Il Masgalano è nato "Al fine di mantenere la disciplina e accrescere il prestigio del Corteo Storico del Palio" come è scritto nel primo articolo, e tutti i Commissari, prima di mettere mano al "codice delle infrazioni" delle schede, dovrebbero far proprio questo spirito. Poiché, come scrivemmo su Murella Cronache nel numero 3 del 1997 con un articolo a firma di Carlo Venturi su questo tema: "Si intuisce che la soluzione dipende da un po' di buon senso e di buon gusto, dal concepire l'idea di Comparsa e di Corteo in termini un po' più rilassati". Lo spostamento di un borsetto non crediamo davvero che abbia diminuito il prestigio del Corteo Storico. Si tratta di una "malvestizione" che i nostri componenti all'interno della Commissione speriamo non notino mai nelle Comparse delle Consorelle, così magari ci risparmieremo qualche imprecazione per aver fatto perdere il Masgalano a degli ottimi alfieri e tamburini per un borsetto che doveva stare un po' più là.

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