E’ uno dei progetti dell’allestimento, quello di assegnare la rispettiva storia ad ogni pezzo pregiato contenuto nel nostro Museo. Pochi giorni fa è stato pubblicato su internet (Storia del Palio: La prima volta del Carroccio, con dieci brenne in corsa), un  articolo di Roberto Filiani, il quale narra alcuni episodi avvenuti nel palio napoleonico del 16 agosto del 1813.

Il drappellone di quella carriera è conservato proprio in fondo all’ingresso del nostro Complesso Museale (vedi foto). Come menziona l’articolo, quel palio fu caratterizzato dall’incredibile esclusione dei barberi più forti e quindi da un’assegnazione caratterizzata da dieci cavalli tutte carogne, come riporta la cronaca dell’epoca del nostro Priore Antonio Francesco Bandini (link).  La scelte di un lotto omogeneo contribuì a rendere la corsa più spettacolare e caratterizzata da una serie di colpi di scena.

La Tartuca si presentò al canape con il blasonato fantino Caino, che dopo aver compiuto una grande rimonta, prima sull’Onda e la Lupa, poi sulla Pantera e il Montone, portò in Castelvecchio il 26esimo palio e mezzo. Una novità di questa carriera fu l’introduzione del Carroccio, trainato da quattro cavalli e seguito dalle comparse, vestite alla greca, delle dieci contrade partecipanti. Sempre dalle cronache del tempo si denota che, a fare da colonna sonora al Corteo Storico, vi era una banda posizionata al centro della piazza.

Altra caratteristica particolare, è la inusuale forma del drappellone che oggi tutti possiamo ammirare. Non si trattava infatti della classica iconografia ripetitiva, raffigurante l’immagine della Madonna e degli stemmi nobiliari, ma dell’unico cencio realizzato a forma di bandiera.

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