Il grave incidente stradale sulla via Nettunense a Roma, la sera del giorno di Santo Stefano, che ha portato purtroppo ieri alla morte della piccola Stella di 9 anni, causato da un sorpasso azzardato da parte di un'auto guidata da un giovane sotto l'effetto di alcol e droga, è tristemente legato alla nostra Contrada. Il padre della piccola Stella è infatti Adolfo Manzi, detto Ercolino, fantino della Tartuca nel Palio d'agosto del 1983.

Il Priore, il Capitano, il Seggio e tutto il Popolo della Tartuca partecipano al dolore che ha colpito l'amico Adolfo e a sua moglie Giannina, che in un momento di così grande dolore hanno avuto la forza di restituire il dono della vita ad altri cinque bambini, autorizzando l'espianto degli organi (link). A loro va il nostro pensiero ed le nostre condoglianze per la tragedia che li ha colpiti.

Sabato 14 dicembre si è tenuta la premiazione della II edizione della gara gastronomica "Lo Chef di Porta all'Arco", organizzata dalla Compagnia di Porta all'Arco.

Dopo la gara tra regioni dello scorso anno, quest'anno i ragazzi si sono cimentati con i piatti tradizionali dei continenti Europa, Asia, Africa e America.

Ad aggiudicarsi la vittoria, con 141 punti, è stata la squadra europea, composta da Giovanni Zei, Lorenzo Gigli, Marta Ciotti, Fiamma Coli, Giulia Fraschetti, Lorenzo Valoriani, Ginevra Santinelli, Francesca Burrini, Marta Zei, Alice Zotto.

I complimenti vanno comunque a tutti i ragazzi che hanno partecipato raggiungendo degli ottimi risultati; basti pensare che tra la prima e l'ultima classificata ci sono solo 10 punti di differenza.

Un ringraziamento va inoltre ai componenti della giuria, Beatrice Angeli, Paolo Bennati, Simone Barbarulli, Simona Ganghini, Antonella Ricci e Maurizio Viligiardi, che, come da "tradizione", si sono messi ai fornelli per la serata conclusiva della gara, con l'aiuto determinante di Francesca Ganghini e Sandra Beccarini.

E’ uno dei progetti dell’allestimento, quello di assegnare la rispettiva storia ad ogni pezzo pregiato contenuto nel nostro Museo. Pochi giorni fa è stato pubblicato su internet (Storia del Palio: La prima volta del Carroccio, con dieci brenne in corsa), un  articolo di Roberto Filiani, il quale narra alcuni episodi avvenuti nel palio napoleonico del 16 agosto del 1813.

Il drappellone di quella carriera è conservato proprio in fondo all’ingresso del nostro Complesso Museale (vedi foto). Come menziona l’articolo, quel palio fu caratterizzato dall’incredibile esclusione dei barberi più forti e quindi da un’assegnazione caratterizzata da dieci cavalli tutte carogne, come riporta la cronaca dell’epoca del nostro Priore Antonio Francesco Bandini (link).  La scelte di un lotto omogeneo contribuì a rendere la corsa più spettacolare e caratterizzata da una serie di colpi di scena.

La Tartuca si presentò al canape con il blasonato fantino Caino, che dopo aver compiuto una grande rimonta, prima sull’Onda e la Lupa, poi sulla Pantera e il Montone, portò in Castelvecchio il 26esimo palio e mezzo. Una novità di questa carriera fu l’introduzione del Carroccio, trainato da quattro cavalli e seguito dalle comparse, vestite alla greca, delle dieci contrade partecipanti. Sempre dalle cronache del tempo si denota che, a fare da colonna sonora al Corteo Storico, vi era una banda posizionata al centro della piazza.

Altra caratteristica particolare, è la inusuale forma del drappellone che oggi tutti possiamo ammirare. Non si trattava infatti della classica iconografia ripetitiva, raffigurante l’immagine della Madonna e degli stemmi nobiliari, ma dell’unico cencio realizzato a forma di bandiera.

Pubblichiamo con piacere alcune foto del giro in città di 37 anni fa, che gentilmente Giordano Barbarulli ha recuperato dal suo archivio.

Scatti bellissimi che hanno immortalato un giro d'altri tempi, in cui è in alcuni casi facile riconoscere volti noti, mentre in altri l'esercizio diviene molto più arduo. Segnaliamo di seguito alcuni nomi, lasciando ai lettori il compito di scovare fra i giovani tamburini chi poi è divenuto un bravissimo alfieri di piazza, o chi qualche anno dopo ha ricoperto (o ricopre) il ruolo di dirigente: Silvio Cinquegrana, Renato Saracini, GIovanni Gigli, Gianni Pruenti, Stefano Marzucchi, Claudio Viti, Claudio Casini, Claudio Ricci, Antonio Gigli, Bernardino Cenni, Franco Ganghini, Stefano Ricci, Daniele Nuti, Romano Bocci, Noè Di Sevo, Luca Guideri, Lorenzo Cerri Vestri, Pietro Fossi, Alessandro Cerboni, Marino Bandini, Cesare Civai, Sandro Civai, Vinicio Capitani, Lorenzo Lorenzini.

Invitiamo tutti a segnalarci eventuali errori o nominativi mancanti (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Dal 4 luglio scorso, i nostri locali in Via Pendola, al piano "altezza Chiassino" ospitano il nostro Sistema Museale, ma fa piacere ricordarli anche nella loro precedente chiassone versione, in cui erano adibiti alla vita sociale.

Ce ne danno l'occasione alcune foto che il nostro Luca Guideri ha recuperato dai propri album e che ci consentono di rivivere alcune situazioni con gli "attori" di qualche tempo fa.

Nella foto in alto a sinistra si possono vedere all'opera ai fornelli Nirvano Fossi e Riccardo Poppi. Allora come adesso la cucina era sempre al lavoro e si alternavano ai fuochi cuochi più o meno bravi ma guidati dallo spirito dello stare insieme.

Nella foto in basso a sinistra è stato invece immortalato un momento di una tiratissima e serrata partita a carte fra Riccardo Poppi e Sandro Civai, così tanto interessante da non poter essere disturbata neppure da un piccolissimo Cesare Guideri in piedi sulla sedia. Nel pubblico interessato si possono riconoscere due ex-Capitani (Angelo Cortecci e Carlo Arezzini) e forse un baffuto Franco Ganghini versione Tomas Millian.

Nell'altra foto invece Adù Muzzi, Gianni Ginanneschi e Angelo Cortecci brindano allegramente con Luca Guideri durante un cenino "importante", come si può evincere anche dai "centri tavola" che sono presenti. Si possono riconoscere anche Piero Cimballi, Giovanna Brandani, Gianna Petronio (moglie di Giorgio Civai), Rosetta Massai (moglie di Nevio Mantovani); dietro a lei Gina Fineschi e forse Marisa Minucci e Antonietta Politi (moglie di Mario Neri).

A volte basta qualche foto per ripercorre dei bei momenti passati insieme. Ci scusiamo se qualche citazione non è corretta (in caso segnalatecelo per email!) ed invitiamo tutti a condividere i propri album inviandoci materiale che andrà ad arricchire il nostro archivio e che ci consentirà di rivivere assieme la nostra Contrada.

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