Una festa di Sant'Antonio Abate vissuta quest'anno veramente “a pieno”: la tradizionale benedizione della Stalla, infatti, è stata preceduta da altre due importanti iniziative: la presentazione di una nuova teca all'interno della Sala della Deputazione di Seggio e la benedizione del tabernacolo recentemente recuperato in Castelvecchio.

I nostri archivisti, hanno presentato la nuova vetrina nella quale sono esposti documenti del 1715, 1815 e 1915: La Vetrina del 15. Il contenuto di tali documenti è tanto variegato quanto affascinante: si va da ricevute di pagamento datate 1715 per aver “sonato il tamburo”, ai rendiconti delle spese per la celebrazione delle Quarantore del 1915; da una circolare della cancelleria civica del 1815 che fornisce indicazioni circa l'ora in cui dovevano essere eletti i capitani, “tutti nel medesimo giorno e nella medesima ora”, da effettuarsi nella seconda domenica di maggio alle ore 3, fino alle ricevute di doti elargite dalla Contrada per il matrimonio di due ragazze del 1915. Sempre del 1915 è esposto il verbale dell'adunanza generale del 23 maggio in cui, a causa dell'entrata in guerra dell'Italia, si decide di sospendere le onoranze ai protettori (sostituite da una stampa di quest'ultimo provvedimento e degli analoghi deliberati in occasione delle guerre di Indipendenza), e di devolvere “l'economia che verrà a conseguirsi” alle famiglie più bisognose dei richiamati in guerra.

 

Nella teca di fronte sono invece esposti due manoscritti: la raccolta delle lettere della Beata Caterina Vannini al Cardinal Borromeo, copiata da Presbiter Felix de Montibus dagli originali custoditi nella Biblioteca Ambrosiana di Milano (1749) e “Spettacoli e feste date nella piazza dal 1482” attribuibile ad Anton Francesco Bandini (1838).

Invitiamo tutti ad approfondire questi argomenti visitando questa pagina: I "tesori" della stanza della Deputazione di Seggio

Don Floriano ha poi benedetto il tabernacolo recentemente restaurato in Castelvecchio: si tratta della seconda opera di recupero, dopo quella dello scorso 8 Settembre, quando venne ri-allestita la nicchia in via Tommaso Pendola. Come ha spiegato il Priore Simone Ciotti è intenzione della Contrada favorire quanto più possibile il ripristino dei tabernacoli presenti nel nostro territorio.

Raggiunto il Vicolo del Chiassino, alla presenza dei Barbareschi “Storici” della Contrada, e di un nutrito gruppo di Piccoli Tartuchini, ha infine avuto luogo la benedizione della Stalla, un primo timido preludio alla nuova stagione paliesca. La serata si è conclusa con la ormai tradizionale cena in Castelsenio con l'arrosto di Aldo Falcinelli, in arte Ba'ino, coadiuvato da Roberto Semplici ed i ciambellini offerti dal Bar San Pietro.

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