Nel 1987 in occasione del Centenario di Castelsenio, vi fu la necessità di raccogliere alcune notizie storiche sulle origini della Società tartuchina, per metterle a disposizione di coloro che dovevano redigere la pubblicazione a ricordo dell'anniversario. Raccolsi l'invito e dato che, come è noto a tutti, gli archivi dei verbali e della documentazione storica della Società andarono persi durante gli anni della seconda guerra mondiale, nell'incendio sviluppatosi nei locali di Castelsenio dati in uso agli sfollati, il lavoro iniziava da nulla o quasi. Uniche fonti erano i verbali della Contrada e un articolo di Giulio Pepi pubblicato nel numero unico del 1972. In tale articolo Giulio ricorda un'intervista fatta ad Augusto Mazzini (senior naturalmente), ("Il torlo dell'uovo") nella sua bottega di tappeziere in via del Casato di Sopra. Le parole del sor Augusto raccolte da Giulio sono un piccolo tesoro storico documentale, perchè rappresentano l'unica testimonianza diretta della fondazione di Castelsenio. La data di inaugurazione della Società riportata da Giulio/Augusto è il 21 ottobre 1887 in via Castelvecchio 25, e perciò nel maggio 1987 la targa ricordo fu posta proprio lì, nell'attuale via Castelvecchio 25, dove abita il nostro Andrea Milani, tanto per capirsi. Questo è l'antefatto. Qualche mese fa con Giovanni Mazzini (junior) abbiamo riparlato causualmente dei dubbi che tuttora ci sono rimasti sulla certezza della data di fondazione e sul luogo dove era situata la prima sede della Società, anche sulla base di alcuni appunti del bisnonno che lui aveva ritrovato. Io mi ricordavo di aver intervistato nel 1987 Giovanni Mazzini (senior) e di aver riportato nella mia ricerca, poi pubblicata, parte di quella chiacchierata. Ma per non ingenerare altri dubbi avevo preferito non riportare un fatto di grande importanza. Con Mazzini senior ci eravamo dati appuntamento al coloninno di Castelvecchio (ingresso via San Pietro), appena fatto due passi, giunti davanti ai locali poi adibiti ad osteria, Giovanni si fermò e, roteando il suo bastone, mi indicò che Castelsenio era nata proprio lì. Così si ricordava dai racconti di suo babbo Augusto. "Ma è proprio sicuro Giovanni? - gli dicevo - perchè sembra che invece fosse un po' più avanti" "No, no - ripeteva - qui si entrava e poi c'era un altro locale che aveva delle finestrelle di qua...". Insomma, io riferii i dubbi di Nanni Mazzini, ma si doveva decidere dove mettere la targa commemorativa con la scritta ideata da Giulio Pepi, e fu deciso per l'attuale Castelvecchio 25. Dopo oltre 20 anni, per sciogliere questo dubbio, con Giovanni Mazzini (junior), abbiamo deciso di fare l'unica verifica possibile. Andare all'Archivio di Stato e controllare nelle planimetrie del catasto leopoldino se il n. 25 nel 1887, o giù di lì, fosse stato davvero dove indicava Nanni Mazzini senior. E "scartabellando" qualche volume è saltata fuori la verità. Nel 1873 (data di aggiornamento della planimetria risalente al 1811) la particella 450 della sezione D (detta della Cattedrale), ovvero lo stabile indicato da Nanni Mazzini, era il numero civico 25, dove adesso è via Castelvecchio n. 65, i locali attuali dell'Osteria Castelvecchio! E adesso non ci resta che spostare la targa e rendere onore alla memoria di ferro di Giovanni Mazzini sr.

  

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